Nei prossimi dieci anni la Russia investirà l’equivalente di settanta miliardi di euro nello sviluppo di nuovi armamenti per rafforzare i sistemi di difesa nazionali: lo ha annunciato lunedì il vicepremier Sergej Ivanov, al termine di un incontro con rappresentanti dell’industria militare. La dichiarazione di Ivanov ha fatto eco alle parole che Vladimir Putin, presente anch’egli all’incontro, aveva pronunciato poco prima riguardo al progetto di raddoppiare la produzione russa di missili balistici. Nel comparto sono attesi investimenti per 77 miliardi di rubli (1,8 miliardi di euro) e la costituzione di un’holding di Stato ad hoc, che includerà l’Agenzia spaziale russa Roscosmos e l’Istituto nazionale per le Termo-tecnologie di Mosca, dove sono nati vettori a gittata intercontinentale come il “Topol” e il nuovo SS-NX-30 “Bulava“.
A questo proposito, Ivanov ha riferito che, compiuti gli ultimi test (dovrebbero terminare entro l’anno), i primi “Bulava” entreranno in funzione nella prima metà del 2012. Sempre che non ci siano altri incidenti: la fase di sperimentazione, in corso dal 2004, si è più volte interrotta a causa di alcuni malfunzionamenti, che solo di recente sono stati risolti.
I “Bulava” andranno in dotazione alle forze sottomarine russe, ed i primi dovrebbero essere installati sullo “Jurij Dolgorukyj”, un nuovissimo sommergibile della Classe “Borej” che entrerà in servizio proprio in occasione dei prossimi test di lancio dei missili. Successivamente, la Marina russa doterà della nuova arma anche l'”Aleksandr Nevskij”, il “Vladimir Monomach” e lo “Svjatitel Nikolaj”, tutte unità sottomarine della Classe “Borej” attualmente in costruzione, a cui Mosca progetta di aggiungerne altre quattro entro il 2015.
Vedi anche:
Ancora un test positivo per il missile Bulava
L’ aeronautica militare russa aspetta il nuovo super-caccia
Nei prossimi dieci anni la Russia
investirà l’equivalente di settanta
miliardi di euro nello sviluppo dei
sistemi di difesa nazionali: lo ha
annunciato lunedì il vicepremier Sergej
Ivanov, al termine di un incontro con
rappresentanti dell’industria militare.
La dichiarazione di Ivanov ha fatto eco
alle parole che Vladimir Putin, presente
anch’egli all’incontro, aveva
pronunciato poco prima riguardo al
progetto di raddoppiare la produzione
russa di missili balistici. Nel comparto sono attesi investimenti per 77
miliardi di rubli (1,8 miliardi di euro) e la costituzione di
un’holding di Stato ad hoc, che
includerà l’Agenzia spaziale russa
Roscosmos e l’Istituto nazionale per le
Termo-tecnologie di Mosca, dove sono
nati vettori a gittata intercontinentale
come il “Topol” e il nuovo SS-NX-30
“Bulava”.
A questo proposito, Ivanov ha riferito
che, compiuti gli ultimi test
(dovrebbero terminare entro l’anno), i
primi “Bulava” entreranno in funzione
nella prima metà del 2012. Sempre che non ci siano altri incidenti: la fase di
sperimentazione, in corso dal 2004, si
è più volte interrotta a causa di alcuni
malfunzionamenti, che solo di recente
sono stati risolti.
I “Bulava” andranno in dotazione alle
forze sottomarine russe, ed i primi
dovrebbero essere installati sullo “Jurij Dolgorukij”, un
nuovissimo sommergibile della Classe
“Borey” che entrerà in servizio proprio
in occasione dei prossimi test di lancio
dei missili. Successivamente, la Marina
russa doterà della nuova arma anche
l'”Aleksandr Nevskij”, il “Vladimir
Monomach” e lo “Svjatitel Nikolaj”,
tutte unità sottomarine della Classe
“Borey” attualmente in costruzione, a
cui Mosca progetta di aggiungerne altre
quattro entro il 2015.