Minsk, Lukashenko in testa. L’opposizione va in piazza

Aleksandr Lukashenko

L’attuale presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko avrebbe vinto a stragrande maggioranza le elezioni presidenziali: secondo gli exit poll della Tv di Stato, Lukashenko avrebbe ottenuto il 72,3% dei consensi. Lo rivela l’agenzia di stampa indipendente BelaPAN. Al secondo posto, con il 6,3% dei voti, si piazzerebbe il candidato europeista Andrej Sannikov, esponente liberale di Bielorussia Europea, partito sostenuto dal movimento per i diritti umani Chartja ’97. Gli altri otto candidati raggiungerebbero tutti percentuali intorno al 3%. Tale dato contrasta con quello rivelato dall’agenzia indipendente russa Inside, diffusi dall’emittente non governativa Radio Svaboda, secondo cui Lukashenko avrebbe ottenuto il 37,8% dei voti, contro il 42% complessivo degli altri candidati.

Alta l’affluenza alle urne, pari ad oltre l’84%. Le operazioni di voto si sono svolte in modo relativamente tranquillo in tutto il paese, sotto la vigilanza di osservatori internazionali dell’Osce e reporter provenienti da diverse nazioni. Il segretario della Commissione Elettorale Centrale Lozovik ha auspicato un responso positivo da parte dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea, che dia legittimità a questa tornata elettorale.

Chartja ’97 ha tuttavia denunciato che i telefoni dei propri attivisti sono stati irraggiungibili per l’intera giornata, mentre due candidati dell’opposizione, Nikolai Statkevic e Vladimir Nykaljajev sarebbero stati aggrediti e percossi dalle forze di sicurezza mentre organizzavano una manifestazione spontanea di protesta subito dopo la chiusura delle urne.
Nykaljajev, in particolare, sarebbe stato più  volte colpito al capo e avrebbe perso conoscenza. Secondo fonti a lui vicine, si troverebbe attualmente in ospedale, versione confermata anche da fonti mediche, che parlano di un ricovero in terapia intensiva.

INCIDENTI NELLA CAPITALE. Secondo quanto comunicato dall’agenzia russa RIA Novosti, subito dopo la diffusione dei primi exit-poll diverse migliaia di attivisti legati all’opposizione (20mila, secondo l’agenzia BelaPAN) si sono radunati dinanzi al Palazzo del Governo a Minsk, per protestare contro  presunti brogli avvenuti in alcuni seggi. I manifestanti ritengono che l’esito delle elezioni sia stato alterato, e che Lukashenko non avrebbe ottenuto più del 30% dei consensi.

Molti slogan contro il presidente. Alcuni attivisti hanno lanciato sassi verso le finestre, mentre altri hanno tentato di forzare i blocchi delle forze di polizia che presidiavano gli ingressi, ma sono stati respinti con i lacrimogeni, stando alle testimonianze riportate dal sito di Chartja ’97.

Nei giorni immediatamente precedenti le elezioni Sannikov e Njakaljajev avevano dichiarato alla stampa internazionale di avere le prove di falsificazioni predisposte dal governo nei seggi, e avevano già dato appuntamento in piazza ai loro sostenitori, qualora i brogli avessero alterato l’esito delle elezioni.

Vedi anche:
La Bielorussia alle urne il prossimo 19 dicembre