Ottimismo per un riavvicinamento della Chiesa cattolica romana con quella ortodossa russa trapela da ambienti moscoviti, dopo l’incontro che oggi il presidente russo Medvedev ha tenuto a Roma con il Papa.
Benedetto XVI ed il leader del Cremlino hanno discusso questo pomeriggio di temi politici attinenti la cooperazione russo-vaticana nell’ambito delle organizzazioni internazionali, ma soprattutto si sono confrontati sul delicato tema dei rapporti tra le due Chiese cristiane. Un colloquio che deve aver sortito senz’altro risultati positivi, a giudicare da quanto rivelato alla RIA Novosti da una fonte diplomatica russa, che ha definito l’ipotesi di un prossimo incontro in Russia tra Benedetto XVI e il Patriarca di Mosca Cirillo I “molto più realistica di quanto mai sia stata negli ultimi anni”.
Anni difficili, quelli che vanno dalla fine del comunismo ai giorni nostri, caratterizzati dalla forte diffidenza del Patriarca Alessio II (predecessore di Cirillo) verso le chiese di culto romano attive in Russia e nell’ex Unione Sovietica, accusate di far proselitismo a discapito della chiesa ortodossa. Un clima di tensione che ha iniziato a calare solo dopo la morte di Alessio II nel 2008 e l’ascesa al vertice del Patriarcato di Cirillo I, fautore della linea del dialogo con Roma piuttosto che dello scontro, tanto che la scorsa primavera il cardinale Walter Kasper, alto componente della Congregazione per le Chiese Orientali, arrivò a pronosticare un prossimo viaggio di pace del papa romano in Russia.
Una dichiarazione, quella di Kasper, oggi rilanciata anche dal Cremlino, che pur senza fissare data e luogo dello storico incontro, lascia sottintendere che anche all’ombra del Cristo Salvatore di Mosca si stia cercando la pacificazione tra cattolici ed ortodossi.
Vedi anche:
“Il viaggio del Papa a Mosca potrebbe essere prossimo”
Ottimismo per un riavvicinamento della
Chiesa cattolica romana con quella
ortodossa russa trapela sia da ambienti
moscoviti, dopo l’incontro che oggi il
presidente russo Medvedev ha tenuto a
Roma con il Papa.
Benedetto XVI ed il leader del Cremlino
hanno discusso questo pomeriggio di temi
politici attinenti la cooperazione
russo-vaticana nell’ambito delle
organizzazioni internazionali, ma
soprtattutto si sono confrontati sul
delicato tema dei rapporti tra le due
Chiese. Un incontro che deve aver
sortito senz’altro risultati positivi, a
giudicare da quanto rivelato alla RIA
Novosti da una fonte diplomatica russa,
che ha definito l’ipotesi di un prossimo
riavvicinamento tra Benedetto XVI e il
Patriarca di Mosca Cirillo I “molto più
realistica di quanto mai sia stata negli
ultimi anni”.
Anni difficili, quelli che vanno dalla
fine del comunismo ai giorni nostri,
caratterizzati dalla forte diffidenza
del Patriarca Alessio II (predecessore
di Cirillo) verso le chiese di culto
romano attive in Russia e nell’ex Unione
Sovietica, accusate di far proselitismo
a discapito della chiesa ortodossa. Un
clima di tensione che ha iniziato a
calare solo dopo la morte di Alessio II
nel 2008 e l’ascesa al vertice del
Patriarcato di Cirillo I, fautore della
linea del dialogo con Roma piuttosto che
dello scontro, tanto che la scorsa
primavera il cardinale Kasper arrivò a
pronosticare un prossimo viaggio di pace
del papa romano in Russia.
Una dichiarazione, quella di Kasper,
oggi rilanciata anche dal Cremlino, che
pur senza fissare data e luogo dello
storico incontro, lascia sottintendere
che anche all’ombra del Cristo Salvatore
di Mosca si stia cercando la
pacificazione tra cattolici ed
ortodossi.