“Khodorkovskij colpevole”, Usa e Germania protestano

L’ex magnate del petrolio Michail Khodorkovskij e suo socio Platon Lebedev sono stati dichiarati colpevoli di appropriazione indebita e riciclaggio di denaro dalla Procura di Khamovniki (Mosca), che ha chiesto la condanna a sette anni di carcere dei due imputati, che dal 2003 sono dietro le sbarre per una condanna per evasione fiscale in un processo collegato. La Corte sostiene di avere prove schiaccianti contro Khodorkovskij e Lebedev, che, tramite la loro azienda Yukos Oil, avrebbero guidato un’associazione a delinquere finalizzata a reati finanziari. Il giudice ha stabilito che Khodorkovskij e Lebedev avrebbero riciclato oltre 487 miliardi di rubli (circa 20 miliardi di euro) e 7,5 miliardi di dollari tra il 1998 e il 2004, e avrebbero sottratto a Yukos 218 milioni di tonnellate di petrolio. I pubblici ministeri hanno anche accusato i due uomini di aver ingannato la multinazionale della revisione dei conti PricewaterhouseCoopers (PwC), a cui avrebbero fornito documenti falsi. La sentenza completa sarà letta oggi.

Il caso-Khodorkovskij non poteva non avere risonanza politica, visto che il processo è stato sempre considerato una “farsa” dagli oppositori di Putin, che accusano il premier ed ex-presidente di aver fatto costruire dai suoi siloviky prove false per colpire Khodorkovskij, oligarca dell’energia da sempre a lui avverso.
Lo stesso Putin, rispondendo ad una domanda postagli sul caso Khodorkovskij, il 16 dicembre scorso aveva dichiarato “che un ladro dovrebbe essere in carcere”, mentre il presidente Medvedev aveva subito smorzato i toni, affermando che né il Presidente né alcun altro funzionario “ha il diritto di esprimere la propria posizione prima che il giudice legga il suo verdetto”.

La difesa di Khodorkovskij sta intanto già preparando un appello al presidente russo e alla comunità internazionale contro un verdetto che ritiene profondamente ingiusto. Anche i sostenitori dei diritti umani in Russia e l’opposizione hanno gridato allo scandalo per il verdetto, evidenziando tuttavia le scarse possibilità di appellarvisi. Ieri la polizia ha arrestato 12 persone per una manifestazione non autorizzata a sostegno di Khodorkovskij nel centro di Mosca.

All’estero la notizia è stata accolta con preoccupazione e delusione. La Casa Bianca parla di “un’applicazione a prima vista selettiva della legge, che indebolisce la reputazione della Russia come paese impegnato ad approfondire la nozione di Stato di diritto”, mentre il ministro degli Esteri tedesco Westerwelle definisce il modo in cui si e’ svolto il processo “un passo indietro sulla strada della modernizzazione del Paese”, evidenziando come sia negli interessi della Russia prendere seriamente in considerazione difendere la legge, la democrazia e i diritti umani.